Industry 4.0: stato dell’ arte e prospettive per il 2019
Con circa 5.400 imprese manifatturiere high-tech, l’Italia si posiziona tra i primi quattro Paesi in Europa per adozione e applicazione di tecnologie 4.0.
Si tratta di un quadro incoraggiante, nonostante la lenta ripresa economica, da cui emerge un Paese all’avanguardia, grazie al contributo di aziende pronte ad investire per accogliere le nuove sfide del mercato.
Gli incentivi fiscali e le iniziative promosse dal Piano Nazionale Impresa 4.0 del 2017 hanno influito positivamente in tal senso e si attende di conoscere cosa prevederà in materia il nuovo DDL, in approvazione al Senato in questi giorni, rimodulata per favorire maggiormente le PMI.
In attesa della conferma delle risorse disponibili e dei termini della manovra 2019, approfondiamo di seguito alcuni punti chiave:
- Competence Center: si tratta di hub dell’innovazione che prevedono la trasformazione di alcune Università in poli di eccellenza 4.0 grazie al coinvolgimento e la collaborazione con grandi player privati e associazioni industriali. L’obiettivo è la promozione della ricerca applicata, la formazione alle imprese, la valorizzazione delle competenze e il superamento della tradizionale barriera fra mondo accademico e imprenditoriale.
- Formazione 4.0: prevede un credito d’imposta per le spese per attività di formazione volto a recuperare una percentuale del costo orario del personale impegnato nelle attività di training. Gli ambiti applicativi della norma sono: Vendita e Marketing, Informatica e Tecniche e tecnologie di produzione
- Voucher per l’Innovation Manager: novità di quest’anno e valida per il 2019 e 2020, la misura prevede un incentivo, sottoforma di voucher a fondo perduto, per le micro e piccole medie imprese che intendano avvalersi della consulenza di un esperto per sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale.