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Cavi e Pressacavi in zone Ex

Cosa dobbiamo sapere se approcciamo delle “Aree Esplosive”? o altrimenti chiamate “Aree Pericolose” o “zone pericolose”?

zone ex
Cavi e Pressacavi in zone Ex

Noi di LAPP possiamo dare il nostro contributo in merito a Cavi, Pressacavi e relativi accessori, vediamo come.

Partiamo dalla definizione generica di Pressacavo, che è un dispositivo che permette l’ingresso di un cavo in un’apparecchiatura elettrica (una scatola di derivazione o altro) e che fornisce protezione e ritenzione.

Per definire il “Grado di protezione” possiamo utilizzare i gradi IP, la norma EN 60529 delinea un sistema di classificazione internazionale per l'efficacia della protezione degli involucri delle apparecchiature elettriche contro l'intrusione di corpi estranei (es. dita, oggetti, polvere, acqua e liquidi). Questo sistema di classificazione utilizza le lettere "IP" (Ingress Protection) seguite da due cifre.

Il primo numero del codice IP indica il grado di protezione contro l'intrusione di corpi estranei solidi in un involucro. Il secondo numero indica il grado di protezione dell'apparecchiatura dall'ingresso dannoso dell'acqua e dei liquidi (es. gocciolamento, spruzzi, immersione, ecc.).

Cavi e Pressacavi in zone Ex

La Ritenzione, che viene chiamata in inglese “Strain relief”, viene invece definita e regolata dalla EN 62444 e serve a garantire che un cavo serrato venga “trattenuto” dal Pressacavo e non si possa sfilare con eccessiva facilità.

Per tornare al tema in oggetto, in un’area pericolosa il PRESSACAVO deve essere CERTIFICATO «Ex»?

Cos’è un pressacavo certificato Ex?

pressacavoEX

È un dispositivo ingegnerizzato ed approvato per l’utilizzo in area pericolosa.

Tutti i pressacavi, eccetto quelli nei singoli circuiti a sicurezza intrinseca, DEVONO soddisfare le richieste della norma EN IEC 60079-0 e del Modo di protezione (secondo specifica norma).

Devono avere un adeguato grado IP secondo i test di prova della EN 60529 ma eseguiti come indicato dalla norma EN IEC 60079-0.

Inoltre, il pressacavo deve essere scelto affinché sia adatto al diametro esterno del cavo, per consentire agli elementi di tenuta del pressacavo di lavorare nel modo adeguato, l’uso di nastri di sigillatura, guaine termorestringenti o altri materiali non è consentito.

Ci sono vari tipi di pressacavi Ex, da quelli più semplici a quelli più complessi.

Tutti i pressacavi con certificazione Ex devono essere marcati in accordo alla direttiva ATEX 2014/34/UE ed alla norma EN IEC 60079-0 e relativo Modo di protezione.

La marcatura deve essere leggibile su una parte principale del pressacavo e ci deve essere indicazione della taglia del pressacavo.

Se c’è spazio a sufficienza ci deve essere anche l’indicazione del modello, non serve il numero di matricola o il numero di lotto.

pressacavoEXi

La Tabella 10 della EN 60079-14:2014 è utile per la corretta scelta del Modo di Protezione di pressacavi, per gli adattatori e relativi accessori in base ai Modi di Protezione delle custodie.

Ad esempio, i modi di protezione che più ci riguardano sono:

  • Ex “d”
  • Ex “e”
  • Ex “n”
  • Ex “t”

È importante notare che per custodia o apparecchiature EX “i” è richiesto un pressacavo Ex “e” oppure EX “d”, non esiste infatti un Modo di Protezione EX “i” per i pressacavi.

Gli ADATTATORI devono essere CERTIFICATI «Ex»?

adattatoreEx

, devono essere certificati, possono essere utilizzati per cambiare il tipo di filetto (ad esempio da metrico a NPT o viceversa), o possono essere utilizzati per cambiare la taglia (da M20 a M25, da M32 a M20, ecc…).


Importante:
È possibile usare un solo adattatore per un ingresso cavo!
Quindi per adattare un pressacavo M32 ad un filetto M20 devo utilizzare un adattatore M32-M20 e non posso abbinare due adattatori ad esempio uno M32-M25 montato con un altro adattatore M25-M20.

I TAPPI devono essere CERTIFICATI «Ex»?

, i tappi devono essere certificati.

Hanno la funzione di chiudere tutti gli ingressi cavi non usati, è infatti molto importante che i fori non utilizzati vengano adeguatamente chiusi.

Non è possibile usare una combinazione TAPPO con adattatore.

Le GUARNIZIONI devono essere CERTIFICATE «Ex»?

GUARNIZIONIEx

No, le guarnizioni non devono essere certificate.
In ogni caso è importantissimo leggere attentamente le istruzioni, oppure il catalogo o il data sheet del componente/apparecchio dal collegare.

Normalmente, per garantire il grado IP66 tra pressacavo e custodia è necessario aggiungere una guarnizione (Nylon, silicone, PTFE, ecc…).

Con l’uso della guarnizione, bisogna prestare attenzione a mantenere la continuità di terra.

I controdadi devono essere CERTIFICATE «Ex»?

No, i controdadi non devono essere certificati.

I controdadi (detti anche “dadi di serraggio”) vengono utilizzati per fissare il pressacavo, gli adattatori o i tappi alle pareti dell’apparecchio.

I cavi devono essere marcati ATEX?

Cavi e Pressacavi in zone Ex

No, secondo le “ATEX 2014/34/EU GUIDELINES” non è prevista la marcatura per i cavi elettrici.

Esistono però delle prescrizioni inerenti ai cavi nella norma EN 60079-14 che si occupa della progettazione, scelta ed installazione degli impianti elettrici nelle atmosfere esplosive.


Al punto 9.3.1 si definisce ad esempio un valore di resistenza meccanica della guaina, mentre al punto 9.3.2 si definiscono delle caratteristiche costruttive essenziali.
Tra queste caratteristiche essenziali sono definiti ad esempio i materiali ed inoltre che il cavo deve essere circolare e compatto.

Al punto 9.3.3 si fa riferimento ai cavi flessibili per installazioni fisse con guaina in gomma dura per utilizzo gravoso come potrebbe essere il nostro H07RN-F enhanced version, che identifica appunto una versione “migliorata” del comune H07RN-F disponibile in commercio.

Come si vede dall’immagine di seguito riportata, ha una guaina estrusa e penetrante, la forma si può considerare compatta e circolare.

Cavi e Pressacavi in zone Ex

Tuttavia, sono adeguati anche cavi “con isolamento termoplastico e di robusta costruzione equivalente a quella dei cavi flessibili con guaina di gomma dura per utilizzo gravoso” come, ad esempio, il nostro ÖLFLEX® CLASSIC 100 450/750 V.

Cavi e Pressacavi in zone Ex

Il capitolo 16 di questa norma si dedica alle aree e ai circuiti per la “sicurezza intrinseca”, in particolare si fa riferimento ai cavi e viene citato quanto segue “se le guaine o i rivestimenti sono contrassegnati con un colore, questo deve essere blu chiaro”, motivo per cui i nostri ÖLFLEX® EB ed UNITRONIC® EB sono realizzati con una guaina di colore blu simile al RAL 5015.

Sempre più spesso si sente parlare anche di Cavo con “Restricted breathing” per le aree esplosive, questo cavo, grazie alla sua particolare costruzione, deve impedire la migrazione di gas o vapori attraverso gli interstizi presenti tra le singole anime del cavo, questa caratteristica è indispensabile quando il cavo collega un'area pericolosa con una zona sicura, evitando di trasportare gas esplosivi nelle zone sicure, che a quel punto non lo sarebbero più.

Grazie ai nostri laboratori, in particolare modo quelli di LAPP CAMUNA CAVI, azienda del gruppo LAPP, siamo in grado di realizzare i test secondo la EN 60079-14 allegato E per valutare il “Restricted Breathing”.

Cavi e Pressacavi in zone Ex

Altra esigenza installativa nelle atmosfere esplosive può essere quella di una adeguata protezione meccanica dei cavi, in molti casi è possibile realizzare questa protezione con guaine metalliche, canaline o tubazioni, ma per alcuni collegamenti può essere molto utile avvalersi di una valida alternativa integrata nel cavo, il riferimento è ai cavi armati in calza d’acciaio, come i cavi LAPP con suffisso “S”, che appunto identifica una protezione meccanica sotto guaina che permette di raggiungere il perfetto compromesso tra facilità installativa e un’adeguata protezione meccanica, utile per le aree pericolose a rischio esplosione.